AGRICOLTURA

Agricoltura, ieri e oggi

1927 – Fienagione – Fonte: Roberto Taverna

Foto scattata da Pasquale Galluppi barone di Cirella proprietario delle terre coltivate dalla famiglia Taverna qui ritratta durante la fienagione. All’epoca la famiglia Taverna abitava alla cascina Bardena. Nella foto il capofamiglia Pietro Taverna (1873) è ritratto con i figli Alessandro (1905), sul carro, Michele (1919) e Maria (1911). Componevano la famiglia la moglie Trezzi Angela (1882), Stefano (1907), Cristina (1915), Roberto (1924) e altri 5 figli morti prematuramente.

1931 – Gruppo di mondine di Cassinetta – Fonte: Romano Brusati

In alto da sx: 1) Taverna Esterina, 2) Magistroni Romilde, 3) Rondena Carlotta, 4) Osnaghi Agnese, 5) Oldani Adalgisa, 6) Trezzi Maria, 7) Sgarella Giovanna, 8) Magistroni Maria Fede (mia mamma), 9) Taverna Cristina, 10) Sgarella Lina, 11). Fila di mezzo da sx: Grilli Angelina, 12) Taverna Maria, 13) Pisoni Maria, 14) Oldani Maria, 15) Osnaghi Rosa, 16) Cislaghi Piera, 17) Rossi Lina. In basso da sx: 18) Porta Maria, 19) Cislaghi Maria, 20) Taverna Erminia, 21) Lovati Angela, 22) Osnaghi Teresa, 23) Osnaghi Angela, 24) Parini Antonietta, 25) Beretta Maria (suora). Nella foto quattro sorelle Osnaghi.

Scena agreste – 1939 – Fonte: Garavaglia Rita Sgarella

Coniugi Garavaglia in posa con nuore e nipoti.

Scena agreste – 1939 – Fonte: Garavaglia Rita Sagarella

Cesare Garavaglia intento nel lavoro nei campi.

 

Anni 30 – Fonte: Mariuccia Osnaghi

Luigi Osnaghi, nato nel 1895, di professione carrettiere, qui ritratto in “Curta Granda”.

1930 circa – Scena agreste – Fonte: Ines Fontana

Carolina Oldani (1866-1948) moglie di Eustorgio Lovati alla Cuèta (via Capo di Sopra).

 1932 – Mondine – Fonte: Luigi De Vecchi

Gruppo di mondine intente a trapiantare il riso. L’ultima a destra è Maria Cattolico in De Vecchi.

Anni 40 – Risaia – Fonte: Romano Brusati

Giuseppe Beretta, Romano Brusati ed Enrico Galli durante la fase di spianatura della risaia con “l’asson“. La foto è stata scattata nelle risaie del “Quader”, campi alla destra del Naviglio in località via Capo di Sopra.”

1937 – Bachicultura – Fonte: Bambina Magistroni

I fratelli Magistroni Luigi (1933) e Giuseppina (1930) nei campi di cascina Bardena. Sullo sfondo piante di gelso coltivate per l’allevamento dei bachi da seta molto sviluppato in Cassinetta.  Spesso allineati ai bordi dei campi i ” moroni” costituivano una discreta ricchezza, alimentando la bachicoltura e di conseguenza una piccola attività manifatturiera per la produzione della seta. Da “I segni della storia le voci della memoria” 1991- Società storica abbiatense.

1944 – Bachicultura- Fonte: Mariarosa Rondena

Clementina Repossi con la piccola Mariarosa in una foto del 1944 alla Bardena. Si noti sullo sfondo le piante di gelso (moroni) anche in cascina, a testimonianza della grande diffusione della pianta in quel periodo. Da 733 “moroni” della prima metà del Settecento, si è passati a 1317 nel 1828 e a 3945 nel 1871.”

1940 agosto – Cascina Bardena – Fonte: Anna Berganaschi

Anna e Giuseppe Bergamaschi con Pinuccio Rastaldi sul calesse trinato dal cavallo Ruanin.

1953 – Lattaio – Fonte: Anna Bergamaschi

Nella foto il latè Giovanni Bergamaschi che ha gestito il caseificio della cascina Bardena dal 1935 al 1948 data del trasferimento alla cascina Leone Santi di Corbetta

Dalla unione dei coniugi Giovanni Bergamaschi e Rosa Ticozzi, sono nati 14 figli, 7 maschi e 7 femmine, tre dei quali morti in tenera età: Germano (1914), Francesco “Cecchino” (1915), Maria “Mariuccia” (1917),  Giuseppe “Pino” (1921), Edvige (1923), Piero (1924), Anna (1925), Enrico (1926), Carla “Nini” (1928), Italia “Itala” (1929), Romana (1930).

Anni 40 – Allevamento suini – Fonte: Anna Bergamaschi

Con lo scarto della lavorazione del latte si alimentavano i maiali. 

L’elevato numero dei caseifici presenti a Cassinetta di Lugagnano, ben sei negli anni Venti nonostante le ridotte dimensioni del paese, è giustificato dall’abbondante quantità di latte prodotta e dalla necessità di una pronta lavorazione per ovviare alla difficoltà di conservazione del prodotto.

Anni 40 – Allevamento suini – Fonte: Anna Bergamaschi

Anna Bergamaschi (1925) col nipote Gianmartino Galbani nel porecile alla Bardena.

Anni 50 – Allevamento suini – Fonte: Anna Baroni

Anche alla cascina Piatti era in attività un caseificio con conseguente allevamento di maiali.

I sei caseifici attivi nei primi anni Venti erano dislocati nelle cascine Piatti, Bardena, Bardanella, Campo e due in Via Pesa (attuale Via Diaz).

1942 – Cascina Bardena – Fonte: Mariarosa Rondena

Persone impegnate ad ammucchiare la granaglia stesa sull’aia ad essiccare. La donna al centro col rastrello è ‘Mentina Repossi.

La Bardena è menzionata già nel Duecento e nel secolo successivo è irrigata da fontanili. In un documento del 1498 la Bardena risulta essere nel territorio di Albairate. Nel 1776 alla Bardena abitano sessantasei persone la maggior parte lavora attivamente nei campi. Alle stalle, pollai, porcilaia, forno si aggiunse, nella prima metà del Novecento, il caseificio per la lavorazione del latte delle 35 mucche. Tutto questo rendeva la Bardena una comunità autosufficiente. 

Anni 40 – Cascina Bardena – Fonte: Mariarosa Rondena

Clementina Repossi con il figlio Luigi in una foto dei primi anni 40 alla cascina Bardena. Sullo sfondo la porcilaia e a destra il forno per il pane. Le persone sono impegnate ad ammucchiare la granaglia stesa sull’aia ad essiccare mentre un bambino gioca con una rudimentale carriola.

 

1952 circa –  Fonte: Ines Fontana

La piccola Maria Rossi in groppa ad un bue alla Cuèta.

1955 – Scena agreste – Fonte: Rina Oldani

Rina Oldani in “Curta Rungia”.

 

1953 – Famiglia Colombo – Fonte: Italia Bergamaschi

Luigi Colombo, proprietario della cascina Soncera, mostra con orgoglio una pariglia di cavalli destinata alla fiera per la festa della Madonna di Corbetta. La foto è stata scattata nella cascina Leone Santi di Corbetta.

1955 – Scena agreste – Fonte: Anna Baroni

Mario Marmonti, dipendente dell’Azienda Agricola F.lli Baroni alla cascina Piatti, con un superbo esemplare di capo bovino.

 

1956 circa – Scena agreste – Fonte: Rosalba Repossi

Arturo Repossi con la moglie Celestina Oggioni e i figli Dario (1951) e Flavio (1953) alla Bardena.

1956 – Scena agreste – Fonte: Rina Oldani

Luigi Oldani in “Curta Rungia”.

 

1957 circa – Scena agreste – Fonte: Bambina Magistroni

Un giovane Paolo Magistroni alla cascina Bardena.

Fine anni 50 – Fienagione – Fonte: Donata Taverna

Alcuni membri della famiglia Taverna residenti alla Bardena impegnati nella raccolta del fieno.  Sul carro Luigi Taverna e a destra il fratello Peppino, al centro il cognato Carlo Folcettoni.

Fine anni 50 – Scena agreste – Fonte: Donata Taverna

Oldani Eugenia (1896-1966) moglie di Enrico Taverna, residente alla Bardena, mentre distribuisce becchime ai polli.

Fine anni 50 – Scena agreste – Fonte: Donata Taverna

A sinistra Oldani Eugenia (1896-1966) e ultima a destra la figlia Maria Taverna (1921-2003).

1959 circa – Ritorno dai campi – Fonte: Margherita Palladino in Chiodini

Ernesto Chiodini e sul “tumarel” il padre Eugenio, al ritorno dai campi.

Anni 60 – Scena agreste – Fonte: Bambina Magistroni

Porta Rosa in Magistroni alla cascina Bardena.

1960 circa – Mucche al pascolo – Fonte: Maria Repossi

Giuseppe Repossi con le mucche al pascolo nel “Quader”, prati alla destra del Naviglio in località Capo di Sopra, “Cu de Sura” o “Cuèta”. Oggi le numerose aziende agricole di piccole dimensioni sono scomparse, le poche aziende agricole rimaste hanno assunto dimensioni ed organizzazione aziendali, gestite da giovani e bravi imprenditori agricoli

1960 circa – Ritorno dal pascolo – Fonte: Maria Repossi

Giuseppe Repossi al ritorno dal pascolo. In inverno le mucche venivano portate al pascolo per avere foraggio fresco e risparmiare fieno. Attualmente l’alimentazione invernale delle mucche è rappresentato dal fieno integrato con gli insilati di mais (trinciato).

Anni 60 – Scena agreste – Fonte: Maria Repossi

La giornata della massaia era molto pesante e tra i suoi compiti erano comprese, oltre ad accudire la prole, a volte molto numerosa e spesso con l’aggiunta di altri pargoli a balia, le faccende domestiche, governare gli animali da cortile, cucinare, coltivare l’orto ed altri lavori in campagna come rastrellare o “voltare” il fieno. Nella foto Angela Rossi, moglie di Giuseppe Repossi,  intenta a distribuire becchime per i polli.

1960 – Fienagione – Fonte: Maria Repossi

La famiglia di Giuseppe Repossi dedita alla fienagione.

1960 – Scena agreste – Fonte: Maria Gertrude Oldani

Carlo Oldani alla cascina Bardena.

1964 – Scena agreste – Fonte: Maria Gertrude Oldani

Sergio Oldani alla cascina Bardena

Anni 70 – Scena agreste – Fonte: Franco Carelli

Rosa Orlandi in Gioletta nella corte colonica in via Matteotti angolo via Roma.

Anni 70 – Scena agreste – Fonte: Rondena

 Ercole Rondena sul tipico carretto, in dialetto “tumarel”, e Pierino Ghirighelli.

Anni 70 – Scena agreste – Fonte: Franco Carelli

Giuseppina Conalbi in Lavazza alla cascina Zucca.

2005 – Andanatore – Fonte: Ruggero Repossi

Andanatore o “ranghinadur” ormai fuori stagione in tutti i sensi..

1979 – Navascin – Fonte: Franco Carelli

Carrobotte per trasporto liquami in dialetto “navascin”.

2005 – Botte trasporto liquami – Fonte: Ruggero Repossi

Botte per trasporto liquami.

2004 – Attrezzi – Fonte: Ruggero Repossi

Attrezzi agricoli obsoleti.

2012 – Utensili – Fonte: Ruggero Repossi

Utensili per affilare la falce.

2004 – Stalla – Fonte: Ruggero Repossi

Carlo Oldani abbevera i vitelli nella stalla alle Case Nuove.

2004 – Mungitura – Fonte: Ruggero Repossi

Carlo Oldani durante la mungitura alle Case Nuove.

2004 – Stalla – Fonte: Ruggero Repossi

Carlo Oldani mentre governa le mucche nella stalla alle Case Nuove.

2005 – Stalla – Fonte: Ruggero Repossi

Stalla alle Case Nuove.

2005 – Mungitura – Fonte: Ruggero Repossi

Valentino Oldani addetto alla mungitura.

2005 – Mungitura – Fonte: Ruggero Repossi

Mungitura all’Az. Agr. Baroni alla cascina dei Piatti.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

 

Taglio dell’erba per fare il fieno Az. Cislaghi.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Spandivoltafieno per voltare e arieggiare quindi favorire l’essicazione Az. agricola Masperi.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Andanatore per disporre l’erba tagliata in andane Az agricola Invernizzi.

2005- Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Ranghinatore rotativo per accumulare il fieno in andane Az. agricola Baroni.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Le rotoballe attaccate ad un trattore sono in grado di raccogliere e compattare il fieno. Le balle di fieno sono fasciate con rete di plastica. Az. agricola Baroni.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Le rotoballe attaccate ad un trattore sono in grado di raccogliere e compattare il fieno. Le balle di fieno sono fasciate con rete di plastica. Az. agricola Baroni.

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Carico rotoballe su un carro adatto Az. agricola Baroni. 

2005 – Fienagione – Fonte: Ruggero Repossi

Carro autocaricante di ballette di fieno Az. agricola Oldani Valentino.

2007 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Livellatura terreno per risaia. Azienda agricola Masperi.

2007 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Semina riso.

2005 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Strada consorziale della Ciecca tra le risaie dell’Az. agricola Masperi.

20177 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Livellatura terreno con laser per risaia Az. Agr. Oldani Valentino.

2017 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Semina riso in asciutta  Az. Corvini.

2005 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Tramonto in risaia a Cassinetta.

2016 – Risaia – Fonte: Ruggero Repossi

Mietitura riso alle Case Nuove Az. Agricola Oldani Valentino.

2007 – Aratura – Fonte: Ruggero Repossi

 Aratura presso cascina Soncera Az. agricola Colombo.

2024 – Semina – Fonte: Ruggero Repossi

Autunno tempo di semina Az. Corvini.

2005 – Grano – Fonte: Ruggero Repossi

Campo di gran alla cascina Tangola.

2005 – Mietitura – Fonte: Ruggero Repossi

Mietitura grano alla cascina Tangola.

2005 – Mietitura – Fonte: Ruggero Repossi

Mietitura grano alla cascina Tangola.

2024 – Mais – Fonte: Ruggero Repossi

 Trinciatura di granoturco nei pressi di cascina Bardena. Gli insilati di mais (trinciato) sono utilizzati per l’alimentazione dei bovini. L’insilato di mais è uno dei foraggi economicamente più convenienti per gli allevatori, non solo in termini di rese produttive ma anche di valore energetico. Questa pratica ha sostituito quella secolare della marcita che permetteva di avere foraggio anche in inverno. La marcita è una speciale coltura a prato. Nel periodo invernale, l’acqua di irrigazione dei fontanili, estratta ad una temperatura costante e superiore a quella dell’aria scorreva ininterrottamente sul terreno impedendone il raffreddamento. Si avevano fino a dieci tagli di erba all’anno. Nelle campagne del nostro paese non ci sono più marcite.

2006 – Scalva – Fonte: Ruggero Repossi

Carlo Oldani col figlio Valentino impegnati alla “scalva” presso cascina Tangola.

2024 – Scalva – Fonte: Ruggero Repossi

Carlo Negri intento alla scalva.