EDICOLE

EDICOLE

Sono un poco dappertutto: sul muro esterno di una casa, sull’angolo della cinta d’una gran villa, sotto il portico di una cascina, in una vecchia corte. E ce ne sono di tutte le condizioni: visibilmente moderne, decisamente antiche, restaurate, abbandonate, curate con amore o, come dicon qui, quasi smarrite. E di tutti i tipi.

Domina, è vero, la Madonna di Corbetta, ossia la ripresa dell’immagine del santuario di quella cittadina: in trono, col bambino. Ma ce ne sono anche altre, senza riferimenti particolari.
Si vede la Madonna e si vede il Bambino. A volte qualche santo di contorno. Davanti. Di profilo, di tre quarti.

In piedi, o a mezzo busto. Ci sono Madonne fatte dipingere dai ricchi e Madonne tenute insieme dai poveri:
tutte testimonianze di una fede lunga, viva e tenace in molti casi, solo un ricordo in altri.

I più significativi sono però i tabernacoli la cui immagine originaria ha ceduto alle offese del tempo.
La pietà popolare ha sostituito allora all’affresco ormai irriconoscibile un quadretto, un’immagine tratta da qualche calendario parrocchiale o da qualche pia pubblicazione, come ad affermare la necessità di una presenza.

Anche i fiori hanno una loro parte in questo mondo: per lo più sono in plastica, che seppure è eterna non è sempre giovane e fresca. Ci sono anche quelli veri, anche loro ricchi e poveri, rinnovati spesso o lasciati lì che paion secchi da sempre.
Anche le persone sono diverse. A chiedere a qualcuno ci si sente rispondere la vita, la morte ed i miracoli di tutte le immagini del circondario. Altri non sanno nemmeno se ne esista una in corte o nei pressi.

Alcuni imprendono altresì a narrare la storia delle Madonne dei loro paesi di origine, di cui conservano talora qualche immagine o qualche fotografia in casa. Ci sono perciò anche Madonne di importazione.
Per entrambe le ragioni un posto privilegiato spetta a quella di Lourdes. Magari con la grotta, che, anche con le conchigliette, è un’altra cosa. ( 1)

Fig. 1 Edicola nei pressi delle Casette Demwbosky. L’affresco è irrimediabilmente perso.

Fig. 2 L’edicola è stata ristrutturata nel 2021 e postata l’immagine dell’Immacolata Concezione.

Fig. 3 Affresco della fuga in Egitto sopra la ex “Trattoria del cacciatore”, in via Matteotti. Particolare. 

Fig. 4-5 Come era in origine e adesso 

Fig. 6-7-8 Immagine della Madonna di Corbetta: il tabernacolo; particolare; ex-voto. In via Roma – Corte Madonna – casa colonica sec. XVI Fam. Guarnoni

09 Madonna con Bambino, Angeli e Santi Giuseppe forse e Carlo_Cascina Bardena_Fonte Eugenio Guglielmi libro L'arte del Sacro _1990
11 Affresco cascina Bardena_Fonte Biblioteca Cassinetta _1985

Fig. 9-10 Affresco Madonna con Bambino, Angeli e Santi Giuseppe (?) e Carlo alla cascina Cascina Bardena, vedi didascalia dell’autore.
Cascina Bardena, ex proprietà dei marchesi Parravicini di Persia. L’affresco ben conservato fino al 1927, fu in quell’anno restaurato perché si riteneva che avesse protetto la corte dall’epidemia di spagnola di alcuni anni prima. Raccomandatisi infatti alla Madonna tutti i fittavoli sopravvissero. Col restauro andarono perduti i colori originari che erano molto brillanti e le vivaci espressioni della Madonna e dei Santi. (Notizia forniteci da una abitante della corte).

13 Edicola villa Negri_S.Anna_Fonte Ruggero 2003
14 2022_04_18 02 Edicola villa Dembowsky ex Negri S. Rocco opera di Roberta Puddu

Fig. 11-12 Casa Negri, detta anche “Villa i Platani”; l’edicola sull’angolo Nord-Ovest era dedicata a S.Anna.

Fig. 13 – Edicola villa Dembowsky (ex Negri), con la ristrutturazione del 2021 l’affresco dedicato a S.Anna è stato sostituito con l’immagine di S.Rocco. 

Fig. 14-15 Affresco in via Capo di sopra lato Est dell’ “Antica osteria del ponte”

Fig. 16-17 Quel che rimane dell’affresco dell’Immacolata Concezione sulla facciata di villa Nai-Bossi

Fig. 18-19-20  “La miracolosa Vergine Addolorata” 1934, su un capanno di proprietà Gioletta, ormai definitivamente perso.

Queste forme di arte e di devozione erano assai comuni nelle cascine e nei pressi di campi coltivati; si chiedeva ai Santi e alla Madonna intercessione per la buona riuscita dei raccolti oppure si rendeva grazie per qualche beneficio ottenuto. Ora sono assai rare, anche perché molti capanni, come quello delle foto sopra, sono stati prima dismessi ed in seguito andati distrutti.

Fig. 21 N.S. del Rosario di Pompei con S. Domenico e S. Caterina da Siena, affresco posto in via Roma casa Penucchini

Fig. 22 – Affresco alle casette Dembowsky

Fig. 23 S. Antonio Zaccaria in piazza V. Veneto 

(1) ALBERTO BRASIOLI, Tradizioni popolari – Madonnine vecchie e nuove, Quaderni del Ticino, vol.6, Magenta 1981.
Fotografie: N. 1,18 Franco Carelli; 3 I quaderni del Ticino vol.6-1981; 4 Maria Teresa Trezzi; 6,7,8 Gaetano Ciocchetta; 9 Eugenio Guglielmi libro L’arte del Sacro -1990; 10,12 Biblioteca Cassinetta; 2,5,11,13,14,15,16,17,19,20,21,22,23 Ruggero Repossi.

Repossi Ruggero Cassinetta di Lugagnano, marzo 2003